Europa Verde Toscana contro il taglio dissennato dei boschi e la deregulation della legge Marson

SERVE UNA LEGGE REGIONALE PER CONTRASTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI, SALVARE IL PATRIMONIO ARBOREO E GLI ECOSISTEMI

Europa Verde Toscana è molto perplessa e preoccupata davanti alla nuova legge definita “Taglia Boschi” che secondo alcuni servirebbe solo a tagliare in modo dissennato i boschi anche nelle aree vincolate e che potrebbe quindi rivelarsi un ulteriore attacco ai nostri ecosistemi già fortemente compromessi in varie parti della regione. Raccogliamo la “palla al balzo” lanciata da Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, più rilassato rispetto alla norma, che invita ad approfondire la questione. Vista la grave crisi climatica che affligge duramente tutto il pianeta, che ovviamente non lascia scampo anche alla nostra amata regione, e visto il ruolo centrale che rivestono gli alberi nel sequestro della co2, tra i principali responsabili del surriscaldamento terrestre. La stessa cosa vale per il rischio idrogeologico che richiede la manutenzione (si badi bene la manutenzione e non la deforestazione) delle aree più a rischio, come abbiamo già proposto in passato, rendendo le nostre aziende agricole custodi dei territori e mettendo anche uno stop severo a nuove cementificazioni e al consumo di suolo a cui invece sembrano ammiccare le recenti modifiche alla legge Marson.

Invitiamo l’assessora all’ambiente Monni ad aprire da subito un tavolo in regione per arrivare ad una vera legge regionale che abbia come obiettivo centrale quello di prepararci ad affrontare la crisi climatica, una legge che non solo indichi come dovranno essere rivisti i tagli boschivi ma che preveda al suo interno una regolamentazione severa e fondi ad hoc anche per la riforestazione urbana e la gestione e difesa degli ecosistemi. Se non mettiamo come obiettivo principale delle politiche regionali il contrasto alla crisi climatica, in modo da dare un preciso orientamento alle scelte della regione, ci troveremo sempre in forte contraddizione politica.

Questo non lo chiede solo Europa Verde Toscana attraverso i suoi due coportavoce, Eros Tetti e Serena Ferraiuolo, ma ce lo chiede l’intero mondo scientifico che non può essere invocato solo per la gestione della pandemia o per il proprio tornaconto politico.
Le sfide future richiedono un impegno serio e puntuale ricordando inoltre che le montagne e le zone rurali, di cui è ricca la nostra regione, sono i luoghi da cui ripartire per superare la crisi che stiamo vivendo. Ce lo indica anche l’ ONU con una risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea Generale, dichiarando il 2022 come “Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne”.

In questo momento tanto difficile servono passi concreti per prepararci all’emergenza già in corso in modo da essere pronti, non possiamo permetterci di gestire le emergenze annunciate sempre all’ultimo minuto.

Serena Ferraiuolo
Eros Tetti
Europa Verde Toscana

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